Il Venture Capital ha come scopo primario quello di supportare finanziariamente e professionalemente start up che siano capaci di sviluppare concretamente prodotti e servizi innovativi a partire da idee ed intuizioni e trasformarle in Imprese. Il Venture Capital e’ quindi un elemento fondamentale dell’ecosistema dell’innovazione, si occupa di “costruire” aziende innovative in grado di dare risposte concrete ai nuovi bisogni generati dal cambiamento tecnologico e sociale della nostra societa’.

Nello svolgere questa funzione di “Fabbrica dell’innovazione” offre a tutte le realta’ aziendali consolidate la possibilita’ di potervi attingere per poter alimentare una crescita che difficilmente puo’ essere sviluppata internamente. Ogni azienda consolidata si trova infatti a dover affrontare il conflitto esistente tra la cultura di gestione e l’ottimizzazione dell’esistente con la necessita’ di innovare per rispondere positivamente alle sfide poste dal cambiamento. Questo conflitto rappresenta la pietra angolare nella definizione della strategia di ogni azienda. Il tema oggi non e’ più’ solo oggetto di dibattito intellettuale ma l’imperativo che domina l’agenda di ogni amministratore delegato, poiché le tradizionali barriere di ingresso ai vari mercati, vengono ogni giorno messe in discussione dallo sviluppo tecnologico che ne determina una progressiva diluizione del vantaggio competitivo accumulato negli anni.

Nel frattempo si aprono pero’ gli “Oceani Blu” di opportunità’ generati dagli stessi fattori che mettono in discussione le posizioni consolidate: sviluppo tecnologico, possibilità di outsourcing, nuovi mercati, nuove piattaforme di distribuzione. La strategia quindi oscilla schizofrenica tra questi due aspetti, l’ottimizzazione dell’esistente e la conquista del nuovo, ma e’ possibile realizzare una strategia di innovazione all’interno di una struttura costruita ed ottimizzata per la gestione di un business consolidato? Il Media e’ uno dei settori ad oggi maggiormente esposto a fenomeni di discontinuita’ che ne mettono in discussione gli assetti, in particolare lo sviluppo tecnologico che abbassando le barriere di ingresso per la produzione e la distribuzionedell’informazione sta modificando radicalmente l’assetto tradizionale delle aziende Media L’aspetto critico e’ rappresentato a mio avviso dall’integrazione di competenze di natura tecnologica all’interno di strutture in cui queste competenze tradizionalmente giocano un ruolo di tipo marginale e non strategico.. Una reale comprensione dei fenomenti di natura tecnologica sostenuta dalle relative competenze diventa la strada da seguire a mio avviso per poter innescare processi di innovazione interna che consentano la definizione di una strategia in grado di traghettare il media dell’era analogica in quella digitale.

Il Venture Capital, per il settore del Media, puo’ rappresentare a mio avviso quel ” laboratorio di innovazione” in grado di mettere in gioco quegli elementi necessari per una risposta concreta e positiva alle sfide poste dallo svuluppo tecnologico. Puo’ quindi consentire alle aziende consolidate di poter integrare, ai processi di innovazione interna, una strategia di acquisizione mirata in cui l’innovazione venga di fatto importata tramite l’acquisizione di star up. Una strategia che sappia coniugare Gestione del business consolidato e innovazione generata sia per linee interne sia tramite acquisizioni, e’ probabilmente la chiave per poter continuare ad avere un ruolo da protagonisti in un settore cosi’ fortemente esposto alle forze del cambiamento.

Massimiliano Magrini

Pubblicato su Pubblicita’ Italia.